Era proprio il mese di marzo, di dodici anni fa, quando Daniel Ricciardo varcava per la prima volta la soglia del paddock di F1 da pilota titolare del nostro team, all’epoca in pista come Scuderia Toro Rosso. Il ragazzo di Perth ricorda benissimo quel fine settimana pregno d’entusiasmo che lo ha visto partire dodicesimo in griglia e tagliare il traguardo in nona posizione, dopo un ultimo giro folle in lotta con il compagno di squadra Vergne e altri due ossi duri come Perez e Hulkenberg. Sotto la bandiera a scacchi, Daniel conquistava i suoi primi punti nel circus… e ad oggi ne ha collezionati ben 1317!

Questo weekend, per il terzo round del Mondiale 2024, Daniel si presenta in pista come l’australiano più longevo in F1, con le sue 241 partenze all’attivo, ma con lo stesso entusiasmo di dodici anni fa. Sotto i riflettori non è da solo, perché i tifosi acclamano anche Oscar Piastri, altra giovane promessa australiana. Sulle loro spalle pesano le aspettative dei tifosi che dai propri idoli hanno sempre ricevuto gioie: dall’epoca d’oro di Jack Brabham e Alan Jones fino alla grinta del nostro Honey Badger , gli australiani hanno sempre potuto contare su campioni carismatici e competitivi.

Tra i 15 Aussie che hanno corso in Formula 1, su tutti spicca una figura leggendaria, considerabile quasi il patriarca del motorsport australiano: Sir Jack Brabham. Brabham è stato il primo australiano a partecipare a una gara di Formula 1, il 16 luglio 1955, e ha aperto la strada a generazioni future, diventando il primo australiano a segnare punti il 18 maggio 1958 e a vincere una gara il 10 maggio 1959, diventando campione del mondo al termine di quello stesso anno, per poi ripetersi l’anno seguente e poi ancora nel 1966, questa volta al volante di una vettura costruita dalla sua stessa squadra, la Brabham Racing Organisation.

Altra figura emblematica per l’Australia è quella di Alan Jones, uno dei figli illustri di Melbourne nel motorsport, che ha tenuto incollati alla tv differenti generazioni di appassionati durante la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, quando la sua carriera raggiungere l’apice con la vittoria del Mondiale di F1 insieme alla Williams, nel 1980. Più di recente, a far suonare l’inno australiano ci ha pensato Mark Webber che insieme a Red Bull Racing ha fatto suonare per ben nove volte l’inno nazionale australiano, a celebrare una sua vittoria. Un’eredità colta da Daniel Ricciardo che di vittorie in carriera ne conta attualmente otto.

In generale comunque, in oltre 70 anni di Formula 1, sono stati 15 i piloti australiani a prendere parte al Mondiale e insieme hanno collezionato 43 vittorie e 35 pole position. Per quanto riguarda i punti iridati, oltre appunto a quelli segnati da Brabham (261), Jones (206), Webber (1047.5), Ricciardo (1317) e Piastri (113), ricordiamo Tim Schenken, oggi 80enne, che ha corso dal 1970 al 1974, conquistando 7 punti in totale. Infine, se parliamo di GP d’Australia di F1, ne sono stati disputati 37 finora, dal 1985 in poi, 11 sul circuito di Adelaide e 26 all’Albert Park di Melbourne, dove torniamo in pista questo weekend dal 22 al 24 marzo.