Si tratta di un nuovissimo impianto che sorge a poche decine di metri dalla nostra factory di Faenza. Appena inaugurato, l’impianto è gestito da Enomondo, società nata dalla partnership tra due importanti realtà emiliano-romagnole come Hera e Caviro, quest’ultima con sede proprio nella nostra area.

La nostra factory rappresenta lo stato dell’arte in termini di innovazione tecnologica e industriale, ma anche di sostenibilità ambientale. Per abbattere la componente maggioritaria di emissioni relative alle nostre attività produttive, il nostro Sustainability Programme prevede di non utilizzare gas metano, oggi sostituito appunto da una fornitura di teleriscaldamento, proveniente dall’impianto termoelettrico di Enomondo, alimentato a biomasse.

Questa centrale, inaugurata appunto in questi giorni alla presenza delle autorità locali e dei vertici delle aziende coinvolte, è già in grado di produrre energia elettrica ed energia termica, utilizzando prevalentemente combustibili rinnovabili formati da scarti urbani, agricoli e alimentari. Di questi viene praticamente garantito un recupero pressoché totale, con evidenti benefici per l’ambiente e ottenendo al tempo stesso un notevole risparmio. Tra gli scarti maggiormente utilizzati ci sono quelli della filiera vitivinicola, come le vinacce, derivanti dalla produzione del vino della filiera produttiva del Gruppo Caviro, e gli sfalci e potature del verde pubblico raccolti presso lo stabilimento faentino Caviro Extra. La centrale di Enomondo, bruciando questi combustibili, produce vapore ad alta pressione e alta temperatura, che attraverso una turbina si trasforma in energia elettrica. L’impianto ha una potenza totale di 7,5 MW e ad oggi rifornisce la nostra factory, una pasticceria e alcuni privati.